Si muore di più durante le attività ordinarie che non a causa della criminalità o di episodi violenti. I morti sul lavoro sono quasi il doppio degli assassinati, i decessi sulle strade 8 volte più degli omicidi. Tuttavia, gran parte dell’attenzione pubblica si concentra sulla dimensione della sicurezza rispetto ai fenomeni di criminalità. Parole di Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, che commenta i dati pubblicati in un comunicato stampa del Centro Studi Investimenti Sociali. Nel 2006 ci sono stati 663 casi di omicidi (-36,4% in 11 anni), 1.170 gli incidenti sul lavoro (dati del 2007 di cui 609 in infortuni «stradali», ovvero lungo il tragitto casa-lavoro («in itinere») o in strada durante l’esercizio dell’attività lavorativa) e 5.669 incidenti stradali (dati del 2006 che sommati alla base dati Inail si arriva a circa 6.300 morti sulle strade).
Sarebbero da fare molte riflessioni.

Comunicato CENSIS
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