Il PUT può ridurre le morti in città

Il piano d’azione per il traffico urbano che il commissario europeo ai trasporti, Antonio Tajani, intende presentare entro la fine dell’anno potrà contribuire anche alla riduzione delle vittime di incidenti stradali, visto che la maggior parte delle morti avviene nelle città: lo ha spiegato lo stesso rappresentante di Bruxelles intervenendo questa mattina, a Bologna, al Civitas Forum 2008. Tajani ha sottolineato che l’obiettivo della Commissione europea (come stabilito dal piano per la sicurezza stradale) è quello di dimezzare le morti in strada, 40 mila all’anno in tutta l’Unione europea, entro il 2010. Il piano d’azione del commissario UE ai trasporti si pone come obiettivo quello di rendere più vivibili e meno inquinate le nostre città, e allo stesso tempo, grazie a strategie di trasporto locale sostenibile, potrà contribuire anche alla sicurezza dei cittadini. Altro tema da affrontare è, secondo Tajani, quello dei passeggeri a mobilità ridotta i quali rappresentano “un terzo della popolazione europea”. “A questi passeggeri – ha detto il rappresentante UE – dobbiamo garantire la libertà di potersi spostare all’interno delle nostre città come tutti gli altri cittadini”. Per questo, ad esempio, si pensa alla creazione di un sistema informativo (anche attraverso siti internet) per rendere consapevoli i cittadini dei limiti e delle possibilità negli spostamenti urbani. “Il piano di azione – ha proseguito Tajani – serve ad aiutare lo scambio di buone pratiche”. Quanto ad eventuali finanziamenti a progetti specifici di trasporto nelle città europee “dipenderà dal bilancio”. Con l’iniziativa Civitas – che coinvolge varie città dell’UE attraverso forum e scambi di esperienze – la Commissione europea intende sostenere il trasporto sostenibile ed integrato. La conclusione del progetto è prevista nel 2013 ma il commissario ai trasporti è intenzionato a prolungare l’esperienza. “Mi impegnerò – ha detto Tajani – per cercare di continuare questo lavoro dopo il 2013 individuando formule che permettano all’UE, senza violare il principio di sussidiarietà, di essere vicina alle istituzioni locali. Questo è un progetto positivo – ha concluso – che ha permesso a molte città medio piccole di utilizzare fondi europei che hanno dato risultati concreti”. (AGI)