Nove avvisi di garanzia sono stati notificati oggi nei confronti di amministratori del Comune di Cropani, vigili urbani, un responsabile dell’ente e il responsabile di una ditta che gestiva gli impianti di Photored installati in un semaforo della statale 106 ionica. Le accuse ipotizzate dal sostituto procuratore della Repubblica, Francesco De Tommasi, sono, a vario titolo, abuso di ufficio, falsità ideologica, truffa continuata e aggravata in concorso. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati al sindaco, Antonio Grano, a quattro componenti della Giunta comunale, Giuseppe Fittante, Domenico Lopresti, Salvatore Macri’ e Pierluigi Colosimo, a due vigili urbani, il comandante
Domenico Basile e il comandante pro tempore Salvatore Bianco, al responsabile della Dnp servizi srl, Nicola Pignataro, al responsabile dell’area amministrativa del Comune, Salvatore Sinatora. Secondo le ipotesi accusatorie, il sindaco e la Giunta comunale, difesi dall’avvocato Pietro Funaro, avrebbero deliberato l’installazione degli apparecchi Photored ufficialmente per regolamentare l’impianto semaforico della statale 106 ionica, mentre il dispositivo sarebbe servito per rimpinguare le casse comunali. Inoltre, sempre secondo la ricostruzione delle indagini portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, sarebbe stata modificata la durata del semaforo giallo, ridotto a meno di cinque secondi, contravvenendo a quanto previsto dalla legge, per aumentare il numero di automobilisti multati. Infine, sempre secondo le ipotesi che hanno portato agli avvisi di garanzia, il comando dei vigili urbani avrebbe dichiarato di occuparsi direttamente degli accertamenti, mentre questi sarebbero stati gestiti direttamente dalla società di Pignataro. Una posizione diversa sarebbe, invece, legata al responsabile dell’area amministrativa, Sinatora, il quale avrebbe, invece, liquidato alcune sentenze per risarcimento danni senza avere avuto il via libera del Consiglio comunale, finendo comunque nell’inchiesta avviata dai carabinieri.
La gestione dell’impianto di controllo dei semafori, installati a Cropani Marina, aveva gia’ creato diversi malumori, al punto che anche il Codacons aveva chiesto l’intervento della magistratura, fino al sequestro dell’impianto che era stato disposto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro. Oggi la notifica dei nove avvisi di garanzia che coinvolgono le persone che hanno dato il via libera, a vario titolo, alla predisposizione dei controlli elettronici nei confronti degli automobilisti, che in massa avevano presentato ricorsi contro le contravvenzioni al codice della strada per avere passato l’incrocio con il semaforo rosso. (AGI)
Inchiesta su multe a semaforo
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