Nuove disposizioni in materia di sicurezza stradale: i dati
Una lunga serie di articoli predisposti dalla Commissione Trasporti della Camera e che poggiano, come base, sulle novità della proposta di legge approvata alla Camera la scorsa legislatura e bloccata dallo scioglimento anticipato delle camere. Sono davvero molte le novità. Tenendo momentaneamente da parte “i soliti” inasprimenti di punti, sanzioni e tassi alcolemici, vorrei soffermarmi su almeno tre punti davvero nuovi e sui quali anche questa rubrica, seppur nata da poco, ne ha già trattato qualche aspetto: i dati, le responsabilità degli enti locali e le sanzioni. Questi tre punti verranno trattati, per una maggiore completezza, in tre articoli diversi.
Si è voluto iniziare dai dati perché è stato il primo argomento trattato in questa rubrica. L’articolo 24 della Proposta di Legge sulle nuove Disposizioni in materia di sicurezza stradale recita testualmente: “[…] sono fissati i termini e le modalità per la trasmissione, in via telematica, dei dati relativi all’incidentalità stradale da parte delle Forze dell’ordine e degli enti locali al Dipartimento per i trasporti […] ai fini dell’aggiornamento degli archivi previsti dagli articoli 225 e 226 del decreto legislativo n. 285 del 1992, e successive modificazioni. Per l’avvio degli interventi di raccolta e invio dei dati di cui al comma 1 è autorizzata la spesa di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010. (da individuare successivamente copertura finanziaria)”.
Finalmente sapremo di cosa parliamo, di quali dati e di come questi possono essere trattati, forse per la prima volta, per delle vere analisi dell’incidentalità. Attualmente la sottostima tra la realtà e il numero di morti registrare è notevole: 5.700 i morti registrati nel 2007 in Italia da Istat a confronto di circa 7.000 morti secondo recenti studi, oltre il 20% in meno. Come verrà gestito questo flusso? Si spera tramite gli Osservatori Provinciali e Regionali dell’incidentalità stradale, già attivi in diverse regioni, tra cui la Regione Piemonte, che oltre da fare centro di raccolta dei dati analizzeranno le informazioni raccolte per individuare, tramite opportuni studi, i punti più critici della rete stradale di competenza e proponendo soluzioni operative.
Questo articolo della Proposta di Legge afferma indirettamente, inoltre, un principio: la lotta portata avanti da molti esperti in materia di incidentalità stradale contro le disastrose metodologie di raccolta dati gestite dall’Istat è stata, se verranno approvate tali disposizioni, vinta e sarà lo stesso Ministero dei Trasporti, che in tutti questi anni ha difeso a spada tratta nei convegni i dati Istat, ad ammetterlo. Una doppia soddisfazione.
L’articolo 18 della Proposta di Legge recita testualmente “Gli enti proprietari e concessionari di strade e autostrade nelle quali si registrino più elevati tassi di incidentalità effettuano specifici interventi di manutenzione straordinaria della sede stradale e autostradale, delle pertinenze, degli arredi, delle attrezzature e degli impianti, nonché di sostituzione, ammodernamento e potenziamento della segnaletica volti a ridurre i rischi relativi alla circolazione.”