Prima nazionale per il riflessometro, l’11 marzo a Treviso presso la sede di Sant’Artemio (ex Ospedale Psichiatrico Provinciale ora parco e sede provinciale). L’attesa era grande tant’è che sono accordi giornalisti e televisioni da tutta Italia. E l’attesa è stata sicuramente appagata. Dopo una presentazione del Presidente della Provincia sulle attività svolte in questi anni dall’ente, il progetto è stato presentato in maniera chiara e con dettagli tecnici dal responsabile della comunicazione Progetto Riflessometro, Oscar De Vita che ha spiegato le caratteristiche, il funzionamento e l’utilizzo del dispositivo. Erano presenti anche gli inventori Giorgio Marcon e Gianmario Rubboli.
Lo strumento è pensato e realizzato per misurare i riflessi e quindi anche per limitare/eliminare i rischi della guida sotto effetto di alcool, droghe, farmaci o di stanchezza. Va inserito stabilmente negli automezzi utilizzando una nuova tecnologia: un volante integrato che, all’interno della propria corona, ha un rilevatore in grado di misurare la pressione esercitata con le mani del guidatore; una centralina elettronica connessa direttamente con la vettura tramite rete CAN e con il guidatore attraverso un display digitale facilmente leggibile dalla postazione di guida e un segnale sonoro (cicalino, buzzer, clacson).
Il sistema è attualmente in una fase avanzata di sviluppo e con qualche aggiustamento potrebbe già essere installato sui sistemi di trasporto pubblico e privato.