Wetraffic® è una piattaforma ricca di funzionalità che offre un approccio olistico alla comprensione della situazione e dell’evoluzione del traffico.
Combinando efficacemente la raccolta di preziose metriche (provenienti da telecamere, Floating Car Data e altre fonti) con il controllo dei dispositivi, la dashboard integrata risponde sia a esigenze informative (su dati storici o in tempo reale) e di pianificazione strategica, sia a necessità di intervento concreto e mirato sulla viabilità.
Wetraffic è basata interamente su cloud e ha una struttura modulare grazie alla quale è possibile aggiungere nel tempo le funzionalità che via via si rendono necessarie a rispondere alle mutevoli esigenze del territorio.
L’ AIPSS (Associazione Italiana dei Professionisti per la Sicurezza Stradale) organizza il seguente evento sulla piattaforma ZOOM nel quale Trafficlab sarà presente.
Convegno Segnaletica Stradale 8 Maggio 2021 ore 10.00
Link per iscriversi all’evento segnaletica stradale 8 Maggio h 1000-12.00https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSf5nUsskizzOPc2PdQmBoBPRZEbxUV_YHkYOAtdEJrer2GGoQ/viewform
Link per collegarsi: https://us02web.zoom.us/j/86812589531
L’evento sarà videoregistrato: collegandovi tramite il link date il vostro assenso alla registrazione
Programma:
h10:00 Saluti di benvenuto e introduzione- Carlo Polidori-Presidente AIPSS
h10:15 Orientarsi nella rete: segnaletica e classificazione stradale per l’Italia di domani – Alessandro Bianchi
h10:30 Utilizzo dei big data per la valutazione della percezione degli utenti della segnaletica stradale in un cantiere autostradale – Andrea Marella
h10:45 Segnaletica temporanea: la maturità mai raggiunta – Paolo Filippi
h11:00 Segnaletica dedicata per veicoli elettrici – Antonio Locci
h11:15 Discussione con gli Autori e il pubblico: modera Stefano Zampino – Presidente AIIT
h12:00 Conclusioni e termine conferenza.
Istruzioni per la partecipazione: Tramite il link si accede a una sala di attesa attiva dalle 9:45 che verrà aperta alle ore 10:00. Asicurarsi di avere microfono e video in posizione “off” per tutta la durata delle presentazioni. Le domande agli autori possono essere fatte in qualsiasi momento tramite la chat della piattaforma ZOOM: verranno raccolte e raggruppate e presentate dal moderatore. Al termine delle presentazioni con la funzione “alza la mano” ci si puó prenotare per un intervento orale e, se autorizzati dal moderatore, si puó accendere microfono e parlare; quando si parla si puó accendere anche la videocamera. Assicurarsi di spegnere entrambi al termine dell’intervanto
In attesa di invcontrarvi all’evento, inviamo un cordiale saluto
16 aprile nuovo seminario AIIT: “I Big Data nell’ingegneria dei trasporti”
Le applicazioni correlate all’utilizzo dei #BigData sono sempre più vaste e coinvolgono sempre di più numerosi aspetti della ricerca e delle applicazioni pratiche. Il settore dei Trasporti, con specifico riferimento alla gestione del #traffico veicolare, può dunque contare su uno strumento potentissimo atto a supportare le scelte decisionali e strategiche alla base di una corretta pianificazione. Il seminario partendo dall’inquadramento generale delle principali applicazioni con specifico riferimento alla pianificazione della mobilità stradale, analizza con un taglio operativo l’impatto di esperienze in ambito urbano e suburbano, approfondendo aspetti correlati alla calibrazione dei modelli e proponendo applicazioni correlate alla sicurezza stradale. La partecipazione al seminario è gratuita. La partecipazione al convegno prevede il riconoscimento di 4 CFP.
Per registrarsi cliccare qui:
ITS e MaaS: modelli ed esperienze per la gestione degli spostamenti programmati
Vi condivido una recente pubblicazione del gruppo di lavoro AIIT sul tema ITS e MaaS. Il documento rappresenta il risultato di un ampio confronto sul tema dell’applicazione delle tecnologie digitali ai sistemi di trasporto e valorizza diversi punti di osservazione privilegiati emersi nell’ambito di un apposito gruppo di lavoro istituito nel maggio 2020.
Nel particolare, la trattazione sviluppata dai vari autori approfondisce il tema dell’integrazione dei sistemi e delle possibilità applicative di ITS e MaaS oltre ad analizzare le opportunità offerte da tecnologie – fino a pochi anni fa appena ipotizzabili – di armonizzare l’offerta di servizi in relazione alla domanda, nella prospettiva di un approccio svincolato dal concetto del possesso dell’auto propria che in molti paesi, soprattutto nordeuropei, ha già assunto livelli significativi.
https://www.aiit.it/wp-content/uploads/2021/02/ITS-e-MaaS-AIIT-2_2021.pdf
C’è sempre un momento in cui ti accorgi che inizi qualcosa di speciale, magari è solo per te oppure lo potrebbe essere anche per altre persone. Oggi è uno di quei giorni in cui provo a condividervi un’idea e capire se nasce davvero qualcosa.
Oggi con la pubblicazione della video intervista del fotografo sostenibile Marco Formisano avviamo il progetto di Wetraffic. Progetto ambizioso e spero di interesse condiviso per molti.
Wetraffic sta costruendo una community di utenti, attenti alle tematiche ambientali e non solo, che grazie a un’APP carica brevi video sul traffico per ottenere crediti da spendere in servizi di mobilità alternativa all’auto privata e in certificazioni. La versione freemium permette di conoscere i servizi di mobilità alternativa (MaaS, sharing mobility e sostenibile) e condividere informazioni aggiornate e dettagliate rispetto alla quantità di traffico e dell’inquinamento di strade in cui si vive e di molte attività commerciali. È possibile così scoprire quali sono le attività certificate e quelle che hanno un basso impatto di traffico e di inquinamento acustico/ambientale. È rivolta anche a chi non riesce ad usufruire di forme di mobilità alternativa perché non inserite nella zona/non le conosce. Accedendo alla community Wetraffic crea e condivide mappe aggiornate e dettagliate rispetto alla mobilità e alla sicurezza, caricando video di traffico.
Wetraffic è disponibile anche per utenti business e professionali. Alberghi, ristoranti, agenzie immobiliari, catene di franchising o altre attività commerciali che hanno la necessità di conoscere e di certificare il proprio livello di traffico per aumentare la propria visibilità o per offrire un servizio più adeguato. La versione business infatti offre un certificato professionale che certifica la quantità e il livello di inquinamento ed è anche possibile accedere alla piattaforma cloud per visionare e scaricare tutti i dati. I dati rilevati direttamente da gli utenti o da professionisti, riguardano: quantità di macchine (volume di traffico in veicoli/ora), velocità (km/h), livello acustico (decibel), livello ambientale (C02, PM10) e sicurezza stradale (incidenti).
Se volete, potete iniziare a mandarci i vostri video, in alternativa unitevi alla community!
La rivista Cento Torri dedicata ai soci della Banca d’Alba, ha pubblicato un articolo sulla nostra attività. Nell’articolo si legge, a proposito del tema ambientale:
Apriamo con la Ferrero S.p.A, che ha recentemente annunciato di voler puntare su imballaggi al 100% riciclabili, riutilizzabili o compostabili entro il 2025. C’è lo studio di ingegneria Trafficlab, che si occupa di mobilità, sicurezza e progettazione stradale sfruttando tecniche innovative di analisi dinamica del traffico, in tempo reale.
Qui l’articolo dedicato alla nostra attività.
Trafficlab è un laboratorio di analisi e raccolta di documenti sulla sicurezza stradale, ingegneria del traffico, ambiente ed altre tematiche inerenti i trasporti.
Trafficlab è un ambiente di lavoro intraprendente, dinamico e costituito da diverse figure professionali che permettono di generare una gamma di attività altamente innovative e specialistiche, garantendo allo stesso tempo le normali attività di progettazione stradale.
I principali campi di applicazione sono di competenza dell’ingegneria dei trasporti senza tralasciare gli aspetti dell’urbanistica e dei sistemi informativi territoriali; alla base di tutto un costante riferimento alla sicurezza stradale ed alla mobilità sostenibile.
Con il passare degli anni è stato osservato come il continuo richiamo alla sicurezza sia notevolmente cresciuto, diventando oggi la base di programmi di governance locale e di attività di sviluppo.
Sebbene siano ancora presenti un paio di lacune normative, che dovrebbero indurre le amministrazioni pubbliche a redarre appositi elaborati di sicurezza negli elaborati progettuali, è sicuro per la gestione della sicurezza stradale è solo una questione di tempo.
A tal proposito alcune circolari sono già state emanate e molte sono le amministrazioni che stanno andando in questa direzione; questo non può che portare a maggiori risorse finanziarie e ad una programmazione multicriteria degli interventi infrastrutturali.
Si riunirà il la prossima settimana a Roma, la sessione plenaria tematica della Consulta Nazionale della Sicurezza Stradale
In tale giornata si discuterà del libro bianco sulla sicurezza stradale, dello stato della sicurezza stradale e dell’attuazione del piano nazionale e delle prime valutazioni di efficacia.
Nel pomeriggio la Segreteria Tecnica organizza un seminario riservato ai funzionari tecnici responsabili della sicurezza stradale di Regioni,Province e Comuni su due temi:
– indicazioni di criteri e parametri per l’attuazione del 3° Programma del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale;
– costruzione della rete regionale e provinciale di monitoraggio della sicurezza stradale, raccordo con l’iniziativa ministeriale in materia e stato degli stanziamenti finanziari già assegnati alle Regioni per la realizzazione dei sistemi di monitoraggio.
Nel corso della sessione saranno distribuiti i seguenti documenti:
− Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dei Trasporti, d’intesa con la Presidenza del Consiglio e con i Ministri dell’Interno, delle Infrastrutture, delle Politi che giovanili, della Pubblica Istruzione, della Salute, “Atto di indirizzo per il governo della sicurezza stradale”, 7 Marzo 2007 e relative “Schede operative”.
− Segreteria Tecnica della Consulta Nazionale sulla Sicurezza Stradale, “Effetti sociali ed economici degli incidenti stradali e stato di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale. Documento di base”, RST Ricerche e Servizi per il Territorio, Roma, Marzo 2007.
Rivoluzione nella sicurezza stradale: il Consiglio dei Ministri approva un documento del Ministro Bianchi
Sul fronte della programmazione, il pacchetto di misure rapide prevede la concertazione con Regioni e Province delle linee guida per la costruzione di una rete di centri di monitoraggio provinciali e regionali, con la eventuale partecipazione delle città maggiori, raccordati con il centro di monitoraggio nazionale. Questo da un lato, avrà il compito di coordinare e fornire supporti alla rete dei centri di monitoraggio provinciali e regionali e, dall’altro, dovrà fornire al Governo nazionale e agli operatori pubblici e privati che possono contribuire al miglioramento della sicurezza stradale un quadro certo delle problematiche, delle azioni intraprese e delle misure che hanno conseguito i risultati più soddisfacenti.
[…] Tra le misure strutturali, spicca la riforma del codice della strada “secondo principi di semplificazione, delegificazione, rafforzamento degli aspetti relativi alla sicurezza, diversificazione del sistema sanzionatorio, con particolare attenzione ai comportamenti di guida ad alto rischio”. Inoltre, è previsto un aggiornamento del piano nazionale della sicurezza stradale, approvato dal Cipe il 29 novembre del 2002, “con l’obiettivo di ridefinire quegli aspetti che possono favorire un incremento dell’efficacia degli interventi e una più ampia partecipazione degli enti locali e del sistema delle imprese al processo di miglioramento della sicurezza stradale”.
Altro obiettivo è il rafforzamento della Consulta Nazionale sulla Sicurezza Stradale volto a svilupparne ulteriormente le funzioni di promozione della concertazione inter-istituzionale e del partenariato pubblico privato, di analisi delle misure poste in essere e verifica della loro efficacia, di valutazione generale dello stato e dell’evoluzione della incidentalità rispetto agli obiettivi di sicurezza comunitari e nazionali.
articolo estratto da da Repubblica.it
Era stato inserito nell’articolo 32 tra le misure in materia di investimenti della legge 144 del 1999 il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale. Tale piano prevedeva la promozione e l’incentivazione di strumenti per migliorare i livelli di sicurezza da parte degli enti proprietari e gestori, di interventi infrastrutturali, di misure di prevenzione e controllo, di dispositivi normativi e organizzativi, finalizzati al miglioramento della sicurezza secondo gli obiettivi comunitari.
Da qui un susseguirsi continuo di piani di attuazione, linee guida, circolari ministeriali, bandi, finanziamenti da quali molte province e comuni piemontesi ne hanno usufruito per migliorare la sicurezza stradale. Poi dal 2004 il vuoto legislativo e finanziario, solo un aggiornamento del Codice della Strada: la patente a punti.
Purtroppo è stato registrato che una volta passato l’effetto di terrore mediatico della detrazione dei punti, gli incidenti mortali stanno nuovamente crescendo in totale contrasto con gli altri paesi europei e degli obiettivi comunitari fissati.
Ora però le cose sembra che stiano nuovamente cambiando, infatti con la nuova finanziaria approvata al Senato ci sono ben 53 milioni di euro all’anno per i prossimi 3 anni per l’aggiornamento del piano suddetto da effettuare entro 6 mesi. Non solo: al fine di consolidare ed accrescere l’attività del Ministero dei trasporti per la prevenzione in materia di circolazione ed antinfortunistica stradale è stata autorizzata la spesa di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 , finalizzata alla realizzazione di azioni volte a diffondere i valori della sicurezza stradale. E ancora si legge nella finanziaria 2007 – a sostegno della sicurezza stradale, è autorizzata la spesa di 15 milioni di euro, finalizzati alla conduzione della centrale di infomobilità, all’implementazione dei controlli del circolante, delle ispezioni e delle verifiche previste dal codice della strada.
Dulcis in fundo: la costituzione di un Fondo per la Mobilita Sostenibile nelle aree urbane che prevede uno stanziamento di 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009. Questo verrà utilizzato principalmente per incentivi al trasporto pubblico locale, all’incentivazione dell’intermodalità, all’introduzione di un sistema di incentivi e disincentivi per privilegiare la mobilità sostenibile, alla valorizzazione degli strumenti del mobility management e del car sharing e – udite udite – per la realizzazione di percorsi vigilati protetti casa-scuola dei bambini (un primo passo dovrebbe essere fatto anche per gli spostamenti casa-lavoro che costituiscono il 50% degli incidenti sul lavoro). Come dire milioni di euro per far sì che l’Italia si allinei ai paesi europei più sviluppati in materia di sicurezza stradale.
Questa somma, sebbene costituisca da un quarto ad un decimo l’investimento degli altri paesi europei, è sicuramente la ripresa di un cammino che deve portare a comprendere che il concetto di sicurezza stradale è prima di tutto un investimento attuale per un minor costo sociale futuro.
Qui tutti i file relativi alla Finanziaria 2007 e al Programma 2007 del Piano nazionale
The theme for the Week will be “young road users” – as young people constitute a major group at risk of death, injury and disability on the road. While the focus is on young road users, it is hoped that the actions resulting from the Week will benefit road users of all ages. During the course of the Week which will be held from 23-29 April 2007, it is envisioned that a large number of local, national and international events will be hosted all over the world. Many partners will participate in these events including governments, United Nations agencies, nongovernmental organizations and the private sector.
The main objectives of this First United Nations Global Road Safety Week 2007 are to:
- Raise awareness about the societal impact of road traffic injuries, highlighting the risks for young road users.
- Promote action around key factors which have a major impact on preventing road traffic injuries: helmets, seat-belts, drink driving, speeding and infrastructure.
The slogan for the Week, “Road Safety is No Accident”, highlights the fact that road safety happens not by accident, but through the deliberate efforts on the part of many individuals and many sectors of society – governmental and nongovernmental alike.
download seatbelt pdf file
Intervenire su uno dei fattori di rischio, quello del comportamento umano, ormai accertato quale più frequente minaccia alla sicurezza sulla strada. E’ questo l’obiettivo del in materia di sicurezza stradale assegnato il 4 aprile scorso in sede referente alla IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri del 16 marzo scorso, integra le disposizioni del Codice della strada vigente al fine di contrastare e sanzionare comportamenti che possano nuocere alla sicurezza collettiva sulla strada.
Queste alcune delle misure contenute nel provvedimento:
– fortemente aggravate le sanzioni per chi supera i limiti di velocità e per chi fa uso di apparecchiature radiotrasmittenti durante la guida (prevista in questo caso anche la sospensione della patente);
– revoca della patente per chi inverte il senso di marcia (o superi lo spartitraffico ovvero percorra la carreggiata in senso opposto a quello previsto) in autostrada o sulle strade extraurbane principali;
– inasprita la decurtazione dei punti per chi non da precedenza ai pedoni;
– aumentata l’entità delle pene pecuniarie e di detenzione per chi guida in stato di ebbrezza;
– prevista anche la confisca del veicolo quando il tasso alcolico nel sangue è superiore a 1,5 g/l;
– revoca della patente di guida qualora il conducente sia recidivo nelle violazioni nel corso di un biennio.
Il piano varato dal Governo contro gli incidenti stradali prevede anche l’intensificazione delle verifiche sulle strade da parte di polizia, carabinieri e guardia di finanza e un Codice etico di autoregolamentazione, concordato con la Conferenza Stato-Regioni, i ministri dell’Interno e per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive e le associazioni dei locali pubblici e delle aziende produttrici e distributrici di bevande alcoliche.
Il codice prevede, tra l’altro, l’individuazione, all’ingresso delle discoteche, del guidatore al quale saranno somministrate solo bevande analcoliche. Le discoteche, inoltre, non favoriranno il consumo di bevande alcoliche con la promozione in offerte sottocosto o ad un prezzo inferiore a quello delle bevande analcoliche.
Di particolare interesse per gli enti proprietari delle strade è l’art.10:
[…] è fatto obbligo agli enti proprietari e concessionari di provvedere, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, a immediati interventi di natura manutentiva e modificativa e comunque utili a migliorare la condizione delle strade medesime e necessari a ridurre il rischio connesso alla circolazione su di esse.[…]
Si è riunita oggi la Consulta Regionale per la Sicurezza Stradale della Regione Piemonte presso la Direzione Regionale Trasporti a Torino.
Sono state presentate le seguenti attività e programmi:
- esiti dell’attività svolta dalla Consulta nell’anno 2006;
- presentazione del Piano regionale della sicurezza stradale e del Programma triennale di attuazione;
- presentazione del Protocollo di cooperazione istituzionale per avviare un’azione strutturata in materia sicurezza stradale
- presentazione del Programma delle Attività della Consulta per il 2007
L’assessore Borioli ha presentato ieri invece le linee guida del Piano triennale di sicurezza stradale, “che prevede uno stanziamento di 40 milioni di euro e la sottoscrizione di un protocollo per la costituzione di un fondo permanente per quella che oggi è davvero un’emergenza: può sembrare un discorso cinico, ma basta pensare che il costo sociale degli incidenti è solo per Piemonte di due miliardi e 300 milioni di euro“.
Per cui è dovere di un’amministrazione promuovere azioni concrete come quelle previste dal piano: educazione e diffusione di tecnologie innovative per la guida sicura, miglioramento delle infrastrutture e della segnaletica, diffusione delle “zone 30″ in ambito urbano, “che non sono solo zone in cui vige il limite dei 30 chilometri orari – osserva Borioli – ma aree in cui i veicoli si ‘declassano’ alla velocità e allo ‘stile’ di ciclisti e pedoni. Sono molto diffuse nel Nord Europa, ma in Italia stanno muovendo i primi passi”.
La Commissione europea ha adottato una serie di orientamenti per la futura politica comunitaria dei trasporti. Premesso che la mobilità è essenziale per la prosperità dell’Europa e la libera circolazione dei cittadini, occorre ridurre le sue conseguenze negative in termini di consumo di energia e qualità dell’ambiente.
Occorre poi rendere più incisivi gli interventi volti a dimezzare il numero di vittime di incidenti stradali nell’UE fra il 2001 e il 2010. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, a partire dal 2007 sarà organizzata una giornata europea della sicurezza stradale . Sarà poi varato un programma basato su un approccio integrato che
riguarderà la progettazione dei veicoli, le infrastrutture e il comportamento dei conducenti. Anche la tutela dei diritti dei passeggeri deve essere migliorata, in particolare in tutti i modi di trasporto per le persone a mobilità ridotta.
Dal riesame odierno è emersa l’esigenza di iniziative più ambiziose per modificare la mobilità nelle aree urbane europee. Nel 2007 la Commissione pubblicherà un Libro verde che aprirà un dibattito sulla politica dei trasporti urbani. L’UE può svolgere il ruolo di catalizzatore incoraggiando i responsabili delle decisioni ad affrontare con azioni innovative la congestione, l’inquinamento e gli incidenti.
Il dibattito servirà anche a chiarire quale livello di governo dovrà realizzare le nuove iniziative. I risultati degli ultimi anni sono positivi ma è necessario mettere in opera altri strumenti. Le linee di indirizzo individuate in sede di riesame del Libro bianco saranno precisate all’esito di una consultazione pubblica con tutte le parti interessate e di studi prospettici sul futuro dei trasporti.
Il 17 agosto 1896, la quarantaquattrenne Bridget Driscoll è stata la prima persona a essere uccisa da una macchina a motore. Venne investita da una macchina che stava offrendo corse dimostrative al pubblico su una strada nei terreni del Crystal Palace. L’automobile stava viaggiando a 4 miglia orarie (circa 6 km/h) quando travolse la signora Driscoll e l’impatto si dimostrò fatale.
Trasmettendo il suo verdetto di morte accidentale, il medico legale disse «una cosa del genere non deve succedere mai più».
Nella speranza che accadano sempre meno incidenti Trafficlab augura buon lavoro in questa settimana così importante.