qui la verifica del Ministero del Tred
Ancora una volta, la politica, vorrebbe mettere il bavaglio alla Magistratura a scapito della Sicurezza.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la determina n. 38781 del 03-04-2010, ora specifica la regolarità dell’omologazione anche in assenza di prototipo del “famigerato” T-RED. Che la procedura adottata dal Ministero per la sua omologazione è da ritenersi corretta, anche se a nostro parere e della stessa Magistratura è stata espletata in difformità all’art. 192 del CDS (non sono state spedite le prove di controllo e tutti i componenti del prototipo non sono stati depositati)e l’interfaccia tra T-Red e semaforo, non necessitava di nessuna procedura di approvazione.
Il tutto in contrasto con le deposizioni effettuate alla Procura di Verona dagli stessi firmatari della determina.
Le contravvenzioni effettuate con i T-Red, non sono da ritenersi valide, anche se ora si vorrebbe far figurare la regolarità del T-Red, i dati stampati sulle foto del rosso e giallo non erano dati reali a causa dei “relè” mal-funzionanti, gli impianti semaforici non avevano le caratteristiche e le tempistiche affinché un automobilista si potesse fermare in sicurezza e veniva sanzionato ingiustamente. Da tutte le perizie finora effettuate e a vantaggio dell’Amministrazione, hanno dimostrato, che il tempo del giallo era insufficiente, e dovrebbe avere una durata di 9,23 secondi di solo giallo, poi ci vuole il tempo per liberare l’intersezione in tutta sicurezza da determinarsi caso per caso in base alla lunghezza e larghezza dell’intersezione, che attualmente è di tutto rosso e non dovrebbe essere sanzionato essendo deroga dell’art. 41 comma 10 del CDS.
Tutti gli impianti semaforici necessitano di una progettazione effettuata da personale altamente qualificato in materia di temporizzazione semaforica, e in base alle Norme semaforiche, per effettuarlo ci vuole un anno di rilievi tecnici, e non il fai.
Giorgio Marcon