Un secondo, un minuto, un anno: tutto in un incidente stradale

Ad una settimana dalla morte di Eluana Englaro anche in questa rubrica si vuole rendere omaggio con un semplice pensiero alla drammatica vicenda della giovane ragazza relegata ad un letto, ed a una non-vita, a seguito di un incidente stradale. È il 18 gennaio 1992 e dopo un incidente d’auto, Eluana, vent’anni, entra in uno stato vegetativo. Ad un anno dall’incidente, la regione superiore del cervello di Eluana è andata incontro a una degenerazione definitiva e i medici non lasciano alcuna speranza di ripresa. Il resto, o quasi, purtroppo, è noto a tutti.
Questa è una rubrica sulla sicurezza stradale e anche in questa vicenda, come molte altre analoghe che si potrebbero raccontare, è un incidente stradale che ha messo in pausa una vita e quelle dei cari che sono accanto. Una considerazione davvero sottostimata. Non ci sono dati, indici, rapporti per descrivere il dolore, la sofferenza, la rabbia che stanno dietro ad un incidente stradale; ci potremmo immaginare il dolore che provoca l’incidente stesso, non quello che ne consegue. Tutti ci siamo fermati almeno una volta, almeno per un minuto, a riflettere sulla sicurezza stradale e ci siamo detti: “potrebbe capitare anche a me” ma è a causa della nostra natura umana, fondamentalmente egoista, che non ci siamo mai posti la domanda “cosa succederebbe se capitasse a me?”.
Quanti incidenti dovranno ancora accadere prima che dalla misera presa di coscienza del problema si passi ad una seria pianificazione della sicurezza stradale?
Quanti stati vegetativi dovuti ad incidente stradale dovremmo ancora discutere se considerarli non-vita o morte prima di andare ad analizzare a fondo le cause di quell’incidente ed attuare cambiamenti strutturali per evitare eventi simili?
Quanti morti dovremo ancora contare prima di investire economicamente in sicurezza stradale almeno quanto gli altri stati europei?
Non dimentichiamo che il caso di Eluana, come molti altri, deriva da un incidente stradale; che se si fosse potuto, in qualche modo, evitare, forse tutto quello che abbiamo visto e sentito nell’ultimo mese si sarebbe potuto evitare oppure avrebbe avuto un altro protagonista di un’altra triste storia.
Riflettiamo.