Ammonta a un miliardo e settecento milioni di euro il gettito annuo delle multe pagate dagli automobilisti, un gettito sempre crescente che attualmente finisce per lo più’ a ripianare i bilanci Comunali. Sull’uso di questo ”tesoretto”, che evidentemente suscita non pochi interessi, il presidente dell’ANAS, Pietro Ciucci ed il presidente della FINCO (la Federazione di Confindustria che raggruppa le Industrie dei Prodotti Impianti e Servizi delle Costruzioni) Rossella Rodelli Giavarini, hanno lanciato oggi una proposta: destinarne il 50 per cento alla sicurezza stradale, ”rilanciando la centralità della manutenzione della rete stradale italiana”. Secondo ANAS e Confindustria tra le cause dell’incidentalità’ stradale, che in Italia resta assai superiore che nella media UE, e che provoca quasi seimila morti l’anno e oltre 230 mila feriti, non vengono adeguatamente considerate ”la vetusta’ dei manufatti stradali, l’insufficiente o scarsa manutenzione e l’inadeguatezza delle infrastrutture, rispetto all’aumento del traffico”.
Quella della destinazione del gettito delle multe, peraltro, e’ una questione tipicamente italiana: la legge (il Codice della Strada, art. 208) prevede già in effetti che l’80 per cento del ricavato vada al Ministero dei trasporti (oggi infrastrutture) per opere a favore della sicurezza stradale (adeguamenti, segnaletica ecc.) il 20 per cento sia destinato a studi, ricerche e pubblicità’ ed il 7,5 per cento al Ministero delle attività’ produttive, per un totale del 107,5 per cento.
E’ pur vero che, di fatto, quelle norme non sono mai state applicate e che oggi, come sempre, il ricavato delle multe va ad alimentare le casse degli enti da cui dipende chi ha elevato la contravvenzione, per lo più, dunque, in quelle comunali.
fonte Asca.it