Con il Decreto Legge 27 maggio 2008 n. 93, il nuovo governo ha tagliato diverse voci della finanziaria 2008 (vedi l’articolo de Il Sole 24 ore ), tra le quali c’è il comma 247, che ora recita così:
Al fine di implementare le azioni tese ad accrescere la sicurezza stradale e dare attuazione alle azioni previste dal Piano nazionale della sicurezza stradale mediante azioni mirate e sinergiche volte a rafforzare i controlli su strada anche attraverso l’implementazione di idonee attrezzature tecniche funzionali all’aumento dei controlli stradali, intensificare l’attività ispettiva e le verifiche previste dal codice della strada, dotare gli uffici ed il personale preposto ad attività di sicurezza stradale degli opportuni strumenti per l’esercizio delle attività istituzionali, ivi compresa la formazione, è autorizzata la spesa di 35 milioni di euro per l’anno 2008, di 25 milioni di euro per l’anno 2009, di 30 milioni di euro per l’anno 2010, di 49 milioni di euro per l’anno 2011, di 56 milioni di euro per l’anno 2012 e di 4 milioni di euro per l’anno 2013 17,5 milioni di euro per l’anno 2008.
A fronte della previsione di spesa di 200 milioni in 5 anni rispetto agli attuali sono stati ridotti a 17,5 milioni per il solo anno in corso… e dopo?
Il libro bianco con il suo bilancio generale affermava, a fronte della previsione di spesa di 200 milioni in 5 anni rispetto agli attuali 17,5 per il solo anno in corso, che:
[…] la spesa in sicurezza di livello nazionale rapportata alla popolazione o al numero di vittime da incidenti stradali, relativamente ai Paesi europei che hanno fornito questa informazione, risulta da 40 a 2 volte più elevata della spesa nazionale italiana dedicata a orientare e sostenere la spesa locale per la sicurezza stradale