Anche la Polizia di Zurigo è entrata a far parte degli operatori di Rpas (Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto). Niente surreali ricostruzioni tridimensionali degli incidenti in costosi post-processing, invece, foto istantanee della scena per consentire una precisa ricostruzione della dinamica dell’accaduto. Pochi minuti di volo ma al momento giusto e soltanto dopo aver soccorso e stabilizzato i feriti. Ed anche, nel caso in cui a essere coinvolti sono mezzi di grandi dimensioni come autotreni oppure gru. Non si tratta però di un nuovo reparto operativo, ma di un accordo con il dipartimento di Geomatica della città, che sta si ri-mappando in modo tridimensionale il suo territorio, ma per motivi geodetici, e quindi è già attivo in questo senso.
La Polizia, dal canto suo, ha riscontrato la grande opportunità di efficienza e risparmio per effettuare missioni di controllo del territorio. In particolare, poter osservare oltre la vegetazione alta e recinzioni, anche se è ferma intenzione del Corpo di non utilizzare droni durante manifestazioni pubbliche ed eventi. Dopo Zurigo anche Berna ha deciso di impiegare un Rpas per l’analisi degli scenari di un sinistro e per il controllo dell’abusivismo edilizio.
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