Mantenere l’Europa in movimento

Mantenere l’Europa in movimento: una politica dei trasporti per una mobilità sostenibile
La Commissione europea ha adottato una serie di orientamenti per la futura politica comunitaria dei trasporti. Premesso che la mobilità è essenziale per la prosperità dell’Europa e la libera circolazione dei cittadini, occorre ridurre le sue conseguenze negative in termini di consumo di energia e qualità dell’ambiente.
Gli orientamenti per la politica dei trasporti emersi in questo riesame intermedio si basano sul Libro bianco del 2001 e comprendono azioni per istituire una rete ferroviaria europea competitiva favorendo la liberalizzazione, l’innovazione tecnologica e l’interoperabilità delle installazioni, gli investimenti nelle infrastrutture e un monitoraggio più efficace del mercato con un nuovo quadro di valutazione a partire dal 2007.
Occorre poi rendere più incisivi gli interventi volti a dimezzare il numero di vittime di incidenti stradali nell’UE fra il 2001 e il 2010. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, a partire dal 2007 sarà organizzata una giornata europea della sicurezza stradale . Sarà poi varato un programma basato su un approccio integrato che
riguarderà la progettazione dei veicoli, le infrastrutture e il comportamento dei conducenti. Anche la tutela dei diritti dei passeggeri deve essere migliorata, in particolare in tutti i modi di trasporto per le persone a mobilità ridotta.
Dal riesame odierno è emersa l’esigenza di iniziative più ambiziose per modificare la mobilità nelle aree urbane europee. Nel 2007 la Commissione pubblicherà un Libro verde che aprirà un dibattito sulla politica dei trasporti urbani. L’UE può svolgere il ruolo di catalizzatore incoraggiando i responsabili delle decisioni ad affrontare con azioni innovative la congestione, l’inquinamento e gli incidenti.
Il dibattito servirà anche a chiarire quale livello di governo dovrà realizzare le nuove iniziative. I risultati degli ultimi anni sono positivi ma è necessario mettere in opera altri strumenti. Le linee di indirizzo individuate in sede di riesame del Libro bianco saranno precisate all’esito di una consultazione pubblica con tutte le parti interessate e di studi prospettici sul futuro dei trasporti.