Un paio di notizie sulle bici

L’argomento ci riguarda da vicino tutti e soprattutto sta molto a cuore a noi di Trafficlab, che le piste ciclabili ne progettiamo. Due notizie. La prima, forse già nota a molti, riguarda l’iniziativa salvaiciclisti, forse già apparsa in qualche pannello a messaggio variabile della vostra città (vedi Torino) e almeno un po’ di curiosità l’ha sollecitata. Era in prima pagina sul Times di qualche settimana fa, è esploso sul sito del quotidiano britannico e di lì sui social network che lo stanno rilanciando in tutta Europa. E’ un appello semplice, come semplici sono quei due pedali che muovono una bicicletta e per i quali questa petizione si batte: “Salviamo i ciclisti“. In sostanza: fermiamo il rosario di incidenti, spesso mortali, del quale sono testimoni le strade delle nostre città. Le decine di migliaia di adesioni che continuano ad arrivare (e il risalto che sui media inglesi stanno avendo) iniziano ad avere effetto.

In Italia sta avendo un buon successo e oltre all’iniziativa del 28 aprile, che vedrà via dei Fori Imperiali a Roma invasa da migliaia di ciclisti, porta avanti anche un DDL su “Interventi per lo sviluppo e la tutela della mobilità ciclistica”, dove si leggono con piacere tra i punti per tutelare l’uso della bici in città anche il limite di 30 km/h per le auto e l’obbligo di stanziare fondi per la costruzione di piste ciclabili.

DDL Salvaciclisti

La seconda notizia riguarda un po’ più nello specifico i progettisti: il senso unico delle bici.

Di recente il Ministero ha dato via libera, sia pur con una segnaletica un po’ diversa da quella europea, accogliendo la tesi della Fiab: il doppio senso “limitato” consiste in una strada a doppio senso di marcia con una direzione consentita a tutti e quella opposta solo alle biciclette. Per fortuna il buon senso, oltre che gli esempi europei ed italiani, cominciano a prevalere. I contesti indicati sono le zone con limite 30 km/h o ZTL, una larghezza di almeno 4.25 m e il divieto di transito al traffico pesante, senza tracciare alcuna corsia dedicata: condizioni molto adatte per es. ai centri storici.  Il prossimo passo sarà sgombrare il campo da formulazioni restrittive delle norme ed applicare pienamente segnaletica e prassi europea. Si tratta di un netto progresso verso la nuova cultura della mobilità sostenibile, che passa attraverso le azioni più semplici e meno costose, ma non per questo meno rivoluzionarie.

E si tratta di un successo Fiab, che ha fornito le competenze e soluzioni tecniche per poter realizzare i doppi sensi cilabili senza più pretesti e freni; per approfondire l’argomento andare sul sito Fiab

parere Ministero bici